La prima proposta origina dalla consapevolezza che per prendere in esame e trovare la soluzione a tutti i problemi concreti del quotidiano vivere non si possa certo delegare totalmente la loro risoluzione alle doti di empatia dei vari soggetti politici, che è bene ricordare per forza di cose spesso si trovano molto lontani fisicamente dagli stessi; allo stesso modo non è pensabile fare affidamento ai soli livelli più bassi della pubblica amministrazione che se è vero che sono quelli più a diretto contatto con il pubblico e i loro problemi, è anche vero, almeno dal mio punto di vista, che raramente fungono, come dovrebbero, da terminali in grado di recepire e riportare eventuali lamentele e suggerimenti.
Al fine, pertanto, di evitare anche che proposte molto interessanti giunte ad Enti e Istituzioni da parte dei cittadini vadano perse, inevase, o peggio ancora, sottratte da parte di qualcuno in modo poco corretto (causando magari un danno economico a quello che avrebbe potuto essere il loro legittimo titolare o alla nazione stessa) propongo l'istituzione di un nuovo tipo di Ufficio a livello Centrale (la cui sigla potrà essere esempio: Ufficio all'Innovazione) cui affidare i compiti indicati qui di seguito.
Scopo di questo Ufficio sarà, soprattutto, accogliere all'esame non solo i suggerimenti provenienti dalle persone alle dipendenze delle varie amministrazioni ma anche quelli presentati direttamente dalla cittadinanza, con la possibilità, qualora questi si dovessero rivelare troppi (e penso in tal caso anche ai comuni più grandi, tenuto conto della possibilità di introdurre questo ufficio anche a livello dei singoli Enti locali), di prevedere un'imposta a pagina presentata al fine di porre sia un limite all'invio di proposte, sia di finanziare il costo del servizio stesso, fissando l'importo ad un livello tale da raggiungere quantomeno un equilibrio dei costi.
L'imposta sopra detta, naturalmente, andrebbe restituita a quelle persone le cui proposte venissero adottate o a quelle i cui suggerimenti si rivelassero di particolare significatività, ancorchè inattuabili per svariati motivi; a favore di queste due categorie di persone, inoltre, si potrebbero prevedere, ad esempio, compensi in denaro tramutabili eventualmente e a richiesta in punti-concorso spendibili in sede di prove concorsuali (ciò secondo la filosofia in base alla quale almeno una parte dei funzionari andrebbe assunta, non tanto per quello che sanno ripetere a macchinetta in occasione dei concorsi, quanto piuttosto in base alla loro effettiva capacità/attitudine e soprattutto voglia, di affrontare in maniera più o meno brillante i problemi concreti che gli si dovessero presentare nel proseguo).
Per quanto riguarda in particolare il testo delle proposte, questo dovrebbe seguire preferibilmente schemi predefiniti; indicando, ad esempio, innanzi tutto, la soluzione proposta e, a seguire, le motivazioni alla sua base (e quindi gli eventuali inconvenienti della situazione pre-esistente), i vantaggi ottenibili dalla sua introduzione, le eventuali possibili fonti di finanziamento (nel caso le proposte presentassero dei costi), etc..
L'aspetto formale delle pagine presentate potrebbe ricalcare quello previsto per la presentazione di un brevetto, dove si richiede un numero massimo di righe per foglio, una distanza tra una riga e l'altra non inferiore ad una misura prestabilita, etc..
La trasmissione delle proposte all'Ufficio Centrale potrebbe avvenire attraverso una raccomandata con ricevuta di ritorno che segua, però, una metodologia in grado di certificare il testo di ciò che è stato spedito (ad esempio quella da me indicata in una proposta inviata al Ministero delle Poste, poi da questi veicolata alle Poste Italiane S.p.A.) (n.b. tra i documenti inviati non dovrà mancare ovviamente il tagliando attestante il pagamento delle imposte viste più sopra).
Ogni lettera ricevuta dall'Ufficio Innovazione dovrà riportare la firma di colui che l'avrà visionata, mentre per quanto riguarda gli esiti dell'esame delle varie proposte inoltrate, questi andranno pubblicati sulla G.U., per quelle inoltrate a livello centrale, all'albo pretorio dei rispettivi Enti, per quelle inoltrate a livello locale.
Per quanto riguarda infine il personale da adibire a tali uffici, le possibilità sono le seguenti:
a) utilizzare, almeno per una prima scrematura delle proposte, i dipendenti già in servizio presso le amministrazioni b) utilizzare, in alternativa o in contemporanea, nuovi assunti i cui costi, come visto, potranno trovare piena copertura in base al sistema di finanziamento indicato di un'imposta a pagina presentata.
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